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domenica 8 aprile 2012

La festa di cioccolato

Pasqua: una parola, molteplici significati.
Del suo storico significato - "passar oltre" - oggi non ce ne facciamo nulla, né tanto meno cerchiamo di comprenderlo a fondo. Siamo soliti regalare uova di cioccolato senza sapere l'origine di questa usanza, ma va bene così, tutto sommato. Il vero nocciolo della pasqua è che nessuno più la vive, parlando dei credenti, con spirito di unione e di festa per Gesù risorto, ma viene vissuta come un festa dispersiva, atta al mangiar agnelli a tutto tondo ed in ogni salsa, condita da uova al cioccolato di ogni forma e gusto. Quasi quanto il natale: oramai non si ricordano nemmeno pi cosa realmente stanno festeggiando.
Preferisco quindi chi, con coscienza e rispetto, s'esula dal credere in chissàchì per poi, invece, mangiare e bere in suo nome.

Ha davvero ancora significato festeggiare pasqua e natale, pentecoste e ascensione? Ha ancora significato credere alle parole della bibbia con una pennellata di misticismo? Possiamo ancora aver fede in chi scelse, per noi, i libri tutt'ora facenti parte della bibbia? Perché scelse quelli e non quell'altri? Libri apocrifi, ma di che?

Ha davvero ancora significato credere in un dio scritto dall'uomo?

Attendendo una risposta che mai arriverà, mi sorseggio del buon vino rosso accompagnandolo con pezzi di cioccolato Kinder, perché sì: siamo tutti un po' consumisti.



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