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martedì 3 aprile 2012

Re senza corona

Sono il re senza corona | di una nazione senza territorio, | di un popolo senza cultura | con un passato senza ricordo. | Al di sopra di tutti ci sono io, | o almeno così mi hanno detto | che persino il buon Dio | ha timore del mio veto. | Con le leggi io ci gioco, | con la giustizia mi diletto: | non sto attento nemmeno al fuoco | perché da tutto io son protetto. | Il popolo senza cultura | di me teme e china il capo, | perché sa che con arcigna freddura | io regno incontrastato. | Ai ribelli senza legge | io punto il dito e dico: | seguite i vostri pari nel gregge | o vi incappuccerò al fico. |
Un dì un bandito | osò sfidare il trono | e con un anello al dito | dichiarò il non perdono | per tutte quelle persone uccise | da un re senza corona | capace solo di aggiunger accise | e di non mollar la d'oro poltrona. | Il bandito sfidò a duello, | con a premio la democrazia, | quel re tanto agnello | da chieder aiuto all'esercito e all'abbazia. | Il soccorso venne negato | sicché il bandito aiuti non aveva, | il re non poteva esser aiutato | doveva star dritto sulla schiena. | Lo scontro fu cruento, | ma senza alcuna difficoltà | il fuorilegge irruento | spezzò lo scudo di sua maestà. | Il re messo alle corde, | il senza corona sconfitto, | ordinò al suo Caronte | d'uccidere il bandito. | Il cavaliere negò l'aiuto | e con lui l'esercito intero, | si schierarono col bandito | per essere liberi davvero. | Il fuorilegge come ultimo gesto, | per la nuova democrazia, | rinchiuse il tiranno indigesto, | per poi andarsene via."

- Piuminchiostro


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